WORDS FREE ORBITAL SEA (Mare orbitale libero da parole) - youtube link
Il video è una danza propiziatoria di prototipi architettonici, di teatri orbitali (Ottovolante, Panorama, Terraxterra e Trabicolo) e città orbitali (Cilindrica, Spiralica e Conica) progettati negli anni novanta, per meditare e contemplare un possibile futuro dove poter abitare. Le animazioni sono di Primož Špacapan. (La musica per il video di presentazione Words Free Orbital Sea è del 2019. Il titolo è Words Free ed è parte dei Konstrans, canti o mantra spontanei e contemplativi.)

LO SPAZIO UMANO IN ASSENZA DI GRAVITÀ
Riflessione sintetica sulla danza di prototipi architettonici e sui mutamenti psico-fisici nello spazio privo di forza di gravità.
L’IDEA - Lo spirito in uno spazio-tempo parziale
L’idea base di un ricercatore è poter abitare ovunque. (tenendo ben presente che, come diceva Fellini, nulla si sa e tutto si immagina)
La consapevolezza nello stabilire nuove relazioni nella struttura evolutiva della civiltà si basa sull'assunzione di responsabilità. La responsabilità è presenza. La presenza è ricerca. Ricerca significa instaurazione di contatti reali con il mondo interiore, opaco e ricco di sensazioni inesplicate che creano tensioni. La ricerca vuole trasformare queste sensazioni in fatti tangibili, cosa realizzabile solo in rari momenti di estasi creativa di uno spirito altrimenti non ravvisabile. La coscienza dello spirito che vive e tenta di comprendere il tutto in prima persona, crea una relazione consapevole con il mondo esteriore attraverso l’intuito senziente del proprio corpo allargato. Lo spazio, altro non è che l’idea di un futuro abitabile di questo corpo allargato.
Ogni convinzione assoluta sul sentiero dell’abitabilità nello spazio è perciò un salto nel vuoto e l’espressione sincera di una verità parziale. Per rimanere in equilibrio bisogna aggiornarsi in continuazione a livello ideologico, scientifico e culturale.
LA CONDIZIONE PSICOFISICA
La gravità artificiale consiste nell'utilizzare una sorgente capace di imprimere ad un generico corpo un'accelerazione lineare. In un ambiente di microgravità questo permette di avere per l'equipaggio e per il cargo contenuto dal modulo una simulazione di un campo di forza che supplisce alla gravità terrestre.
Lo studio di tutte le forze presenti, reali, apparenti e impreviste è ciò che caratterizza principalmente i primi cento anni di ricerca e di vita nello spazio. I primi satelliti, I primi piloti e pionieri dell’orbita bassa, i primi viaggi verso la luna e i relativamente brevi periodi di permanenza nello spazio in assenza di gravità nelle due stazioni orbitali, il MIR e la Stazione Spaziale Internazionale, sono in prevalenza orientati a capire tutte le complessità di questa nuova direzione e condizione di vita.
L`INTENTO
L’occhio alato è dalle civiltà più antiche il simbolo del saper vedere dove e come camminare con i propri passi, dove e come volare in armonia con se stessi e con il divino, dove e come seminare in maniera propizia e sostenibile le proprie esperienze, conoscenze e passioni. È l’espressione massima delle nostre potenziali qualità in tutti i sensi. È’ l’intento perenne di creare per noi e per gli altri un mondo migliore. (discorso quasi assente nel cinismo della civiltà odierna)
Lo spazio, a partire dall’orbita terrestre, ci offre la possibilità di vedere dalla distanza con saggezza e con più leggerezza le assurdità che ci impediscono di compiere anche in minima parte queste nobili intenzioni. La leggerezza è lo strumento principale che caratterizza lo spazio di gravità zero. La leggerezza è indispensabile per poter ridiscutere e riformulare le convinzioni personali e i discorsi culturali stagnanti che sono alla base delle sofferenze inutili e dei conflitti cronici che non ci permettono di dialogare, di vedere e di incontrare soluzioni possibili.
Nella vastità terrena ci siamo ridotti a vivere e a vedere lo stretto necessario. Negli spazzi ristretti delle navicelle e delle case autarchiche spaziali non ci resta che incontrare la vastità di un pensiero più propositivo, più costruttivo nel decomporre invece di distruggere, più capace nel riformare verità conflittuali obsolete e più disposto ad accettare il mutamento interiore indispensabile per poter incontrare in maniera serena nuove dimensioni e nuovi indiani cosmici con cui poter spartire nuove conoscenze ed orizzonti sconfinati.
Trieste/Sveto, aprile 2024 - Raj X Tot
(Il testo è la sintesi dell'intervento sul'evoluzine e la ricerca dell'abitabilità nello spazio in assenza di gravità, scritto in occasione della visita, il 12. aprile 2024, al Centro delle tecnologie spaziali Noordung di Vitanje di un gruppo di appasionati, architetti, scienziati ed artisti organizzato dalla Stazione Rogers di Trieste in collaborazione con il Centro Noordung e parte del progetto Abitare HU.)