CLARISMO
L'età delle grandi scoperte sta arrivando.
La nuova rivoluzione è l'evoluzione.
La nuova tentazione è la mutazione.
La principale relazione è la chiara comunicazione.
IL SÉ
La consapevolezza nello stabilire nuove relazioni nella struttura evolutiva della civiltà si basa sull'assunzione di responsabilità. La responsabilità è presenza. La presenza è ricerca. Ricerca significa instaurazione di contatti reali con il mondo interiore, opaco e ricco di sensazioni inesplicate che creano tensioni. La ricerca vuole trasformare queste sensazioni in fatti tangibili, cosa realizzabile solo in rari momenti di estasi creativa di uno spirito altrimenti non ravvisabile. In seguito a riflessioni sull'esistenza in uno stato di levitazione, ci siamo indirizzati verso le potenzialità di vivere e creare in questa dimensione. Il cosmo nella sua interezza rappresenta per noi la principale forza creativa e la forza di gravitazione 0 ne è i'espressione scenica ideale.
L'azione artistica rappresenta la transizione da uno stadio mentale di bilancio verso una dimora espressiva sommativa. Rappresenta il passaggio ad un contesto comunicativo spontaneo e diretto, volto al CLARISMO.
IL PENSIERO
L'aspetto principale delle nostre scoperte psicofisiche e spirituali, che ci guidano verso il Clarismo, è la consapevolezza incontestabile del fatto che non possiamo mai scappare da noi stessi, perchè facciamo parte del Tutto indifferentemente dallo stato di composizione vitale. Siamo chi siamo e chi diventiamo, assieme da soli in tutte le forme di vita. Quando riusciamo a chiarire il valore della nostra presenza e la finiamo di nasconderci da noi stessi, possiamo veramente riuscire a muoverci in una danza monumentale e a seguire noi stessi in uno stato d'amore senza paura, verso le possibilità più estreme della mutazione, di un'inimmaginabile creatività e bellezza. Non c'è nulla contro di noi nella natura del Tutto, non c'è mai stato e mai ci sarà. Siamo tutti parte della stessa originarietà sino all'infinità della fine.
LA VOCE
Raj Kraljev
INTRODUZIONE AL CLARISMO
Al passaggio dalla quarta era geostazionaria alla prima era interplanetaria, l'uomo fissa la sincronia delle strutture microparticellari organiche in un organismo unitario. Ciò significa che l'uomo può esprimersi come sistema unifono che si costruisce e si decompone ad una determinata vibrazione ad alta frequenza. In questo modo può viaggiare in stato decomposto nel raggio della luce o passare da un posto o stato all'altro in un attimo. Questa conquista gli permette la scoperta dell'unitarietà del tempo che segna la fine del Tempo parziale e l'entrata nella prima era interplanetaria, chiamata Clarismo.
L'uomo diventa automatista (colui che ama automaticamente in tutte le forme e dimensioni), è in grado di controllare lo stato psicofisico in tutte le dimensioni spaziali. Nella prima era geostazionaria l'uomo aveva intuito questa possibilità. L'evoluzione di quest'ultimo periodo segna l'entrata nel Clarismo che gli apre nuovi orizzonti oltre la luce.
LO SPAZIO
Raj X Tot
























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